Pensione compensativa per una madre single
Legislazione / OrdinarieCondividiNon condividereOrdinaria. Gli ispettori del lavoro sono competenti per ascoltare e risolvere i reclami dei lavoratori relativi ai diritti riservati in un accordo, in tutti quei casi in cui non ci sia una controversia tra le parti sull’esistenza del diritto stesso.
Tutti i giorni di riposo compensativo per le attività svolte dal lavoratore la domenica e i giorni festivi devono essere considerati nella base di calcolo della settimana lavorativa.ORD. N. 278007/12/2021Nel caso del personale di portineria di un condominio con giornata lavorativa 6×2 e turni a rotazione, il rientro al lavoro dopo la scadenza delle ferie deve essere immediato se il turno del lavoratore è in funzione, mentre, se la sua squadra di lavoro è in ciclo di riposo, il rientro al lavoro deve avvenire al termine del ciclo di riposo.ORD. N. 277907/12/20211.- L’imputazione della pausa di 30 minuti per la merenda alla giornata lavorativa è applicabile in tutti i casi espressamente previsti dall’articolo 39 della legge n. 21.109, a meno che le parti si accordino su condizioni più vantaggiose per l’assistente.
Pensione compensativa concubinato
La maggior parte delle separazioni e dei divorzi hanno un impatto negativo sulle finanze di entrambi i coniugi ed è impossibile bilanciare aritmeticamente la situazione di ciascun coniuge con quella del periodo di convivenza. Per questo motivo, dobbiamo essere chiari sul fatto che la pensione compensativa non mira a raggiungere l’uguaglianza tra il patrimonio di entrambi dopo la rottura, ma piuttosto a compensare lo squilibrio subito da una delle parti dopo la crisi coniugale.
È importante chiarire che la pensione compensativa è stabilita sia nel caso di rottura coniugale che nel caso di coppie non sposate, anche se la procedura da seguire ai fini di questa richiesta in un caso e nell’altro non è la stessa.
Si avrà diritto alla pensione compensativa se viene accreditata l’esistenza di uno squilibrio economico nei confronti di uno dei coniugi come conseguenza della separazione o del divorzio, poiché questo è il requisito fondamentale per l’istituzione della compensazione.
In questo senso, la Sentenza della Corte Suprema del 19 gennaio 2010 ha stabilito come dottrina giurisprudenziale che: «per determinare l’esistenza di uno squilibrio economico che genera la pensione compensativa, si deve fondamentalmente tener conto, tra gli altri parametri, della dedizione alla famiglia e della collaborazione con le attività dell’altro coniuge, del regime patrimoniale a cui sono stati sottoposti i beni dei coniugi in quanto si va a compensare determinati squilibri e della loro situazione prima del matrimonio».
Pensione compensativa pdf
Ordinare l’iscrizione del suddetto Contratto Collettivo di Lavoro nel corrispondente Registro dei Contratti Collettivi e dei Contratti Collettivi di Lavoro con funzionamento per via elettronica di questo centro di gestione, con notifica alla Commissione di Negoziazione.
Questa offerta di valore richiede un importante sforzo economico che deve essere finanziato, il che giustifica la decisione di eliminare alcune condizioni incluse nei vecchi accordi e che rispondono a realtà socio-lavorative di un’altra epoca che oggi non sono in vigore, come ad esempio:
Allo stesso modo, i cambiamenti incorporati comportano l’introduzione di nuovi parametri di rendimento per i lavoratori, ai quali saranno ora legati i loro miglioramenti occupazionali e i livelli salariali. Questi nuovi parametri si adattano a profili professionali diversi da quelli che l’azienda ha privilegiato fino ad oggi nei suoi processi di selezione, il che potrebbe essere dannoso per la forza lavoro attuale rispetto alle nuove assunzioni.
iii. Per il personale con contratti in vigore alla data della firma dell’accordo che potrebbe subire una perdita a causa dell’omogeneizzazione delle prestazioni sociali, si concorda di riconoscere, su base individuale, una borsa di prestazioni sociali equivalente a quella goduta fino ad oggi.
Divorzio alimenti moglie
Ancora una volta, abbiamo a che fare con il solito – e consueto – argomento degli straordinari. E il vostro editore ha certamente ragione su una cosa: «…è così che funziona nel settore alberghiero e della ristorazione». E lo stesso vale per altri settori. A tal punto che potrebbe sembrare che il confine tra ordinario e straordinario sia stato offuscato; che la natura volontaria dello straordinario si riferisca, in realtà, alla natura volontaria del datore di lavoro nell’ordinarlo e non del lavoratore nel farlo. Ma l’uso – trasformato in abuso – non fa il giusto. È la legge che nasce per combatterla.
Il quadro normativo per gli straordinari è fornito dalle disposizioni dell’articolo 35 dello Statuto dei Lavoratori e da quanto, eventualmente, è stabilito negli accordi applicabili. Nel caso che stiamo trattando -il settore alberghiero e della ristorazione- dobbiamo anche tener conto di ciò che è stabilito nel contratto alberghiero e della ristorazione applicabile nell’ambito territoriale in cui si prestano i servizi, sia esso autonomo o nazionale, dato che il Contratto di lavoro statale per il settore alberghiero e della ristorazione, applicabile in tutto il territorio nazionale, non prevede nulla in proposito.
 
 
